Dall' Età Classica non c'era stato alcun sviluppo sugli studi riguardanti l'elettricità. Unico fu Beda il Venerabile, monaco, storico e santo inglese vissuto nel VIII secolo che studiò le proprietà analoghe a quelle dell'ambra (con proprietà magnetiche) in un tipo particolare di carbone compatto: il giaietto.
Nonostante ciò l'elettricità nel Medioevo era solo il fulmine o una scintilla statica da una cosa come la pelliccia di sfregamento di un gatto in un giorno asciutto in inverno: si sapeva solo che il magnete poteva attrarre il ferro e sostanze simili conferendo ad esse proprietà simili a quelle proprie.
Il magnetismo e l'elettricità erano forze oscure di cui poco si sapeva e poco si voleva conoscere: era considerata nient'altro che magia e alchemismo.
Il giaietto. |
“Può suonare troppo semplice ma si può dire che la differenza fra magia e scienza consiste in questo che esiste un progresso nella scienza ma non nella magia. La magia non ha una direzione di sviluppo che le sia intrinseca” - Ludwig Wittgenstein.
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